Adjisam Mbengue il 16 agosto si trova a Rimini con la sorella. La sera va a mangiare una pizza al ristorante La Tana Marina, per festeggiare il compleanno della nipotina di 2 anni insieme a tutta la famiglia. Quando entrano vedono un quadro in cui è raffigurato Benito Mussolini, a mezzo busto, e già la cosa è strana. Il peggio arriva al momento degli ordini, quando il cameriere, un uomo di mezza età, si gira facendo il saluto a braccio teso verso il quadro, chiedendo scusa a Benito per aver servito delle persone nere.
Gli animi si scaldano, ma per non rovinare la festa di compleanno, e per via dei minori presenti al tavolo, la cena continua.
Ma Adjisam non si ferma e pochi giorni fa denuncia il fatto presso i carabinieri di Imola.

Nel video diretta che ha fatto dice una cosa che sembra banale ma non lo è:" io come donna nera devo lottare per i miei figli perché un giorno non debbano essere discriminati per il solo fatto di essere neri ma possano essere trattati esattamente come tutte le persone di origine caucasica."

Il posto in questione è LA TANA MARINA di Viserbella e, dopo aver chiuso tutti i social, si difende così: "Non c'è nessun busto nel nostro locale, solo qualche bottiglia con l'effige di Mussolini da vendere come souvenir"

Le soluzioni in questo momento sono due: se è stato un dipendente che venga denunciato e licenziato. Se è stato uno dei proprietario che venga denunciato e il locale chiuda per sempre.

Senza se e senza ma.
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